Combattimento di Tancredi e Clorinda (Claudio Monteverdi): Difference between revisions

From ChoralWiki
Jump to navigation Jump to search
No edit summary
m (→‎Original text and translations: Applied newest form of Text template)
(5 intermediate revisions by 4 users not shown)
Line 2: Line 2:
{{Legend}}
{{Legend}}


*{{CPDLno|7150}} [{{SERVER}}/wiki/images/sheet/mont-808.pdf {{pdf}}] [{{SERVER}}/wiki/images/sound/mont-808.mid {{mid}}] [{{SERVER}}/wiki/images/source/mont-808.zip Capella]
* {{CPDLno|30631}} [{{filepath:Mont-com.pdf}} {{pdf}}] [{{filepath:Mont-com.midi}} {{mid}}]
{{Editor|Peter Rottländer|2013-11-25}}{{ScoreInfo|A4|20|313}}{{Copy|CPDL}}
:'''Vocal score:''' [{{filepath:Mont-com-voc.pdf}} {{pdf}}] {{ScoreInfo|A4|12|236}}{{Copy|CPDL}}
:'''Instrumental parts:''' [{{filepath:Mont-com-instr.pdf}} {{pdf}}] {{ScoreInfo|A4|20|212}}{{Copy|CPDL}}
:'''Edition notes:'''
 
*{{CPDLno|7150}} {{LinkW|mont-808.pdf|mont-808.mid|mont-808.zip|Capella}}
{{Editor|Björn Sothmann|2004-06-07}}{{ScoreInfo|A4|27|172}}{{Copy|Personal}}
{{Editor|Björn Sothmann|2004-06-07}}{{ScoreInfo|A4|27|172}}{{Copy|Personal}}
:'''Edition notes:''' Capella file is [[zipped]].
:'''Edition notes:''' Capella file is [[zipped]].
Line 14: Line 20:
{{Genre|Secular|Operas|Madrigals}}
{{Genre|Secular|Operas|Madrigals}}
{{Language|Italian}}
{{Language|Italian}}
'''Instruments:''' {{StrAcc}} with {{BsCont}}<br>
{{Instruments|String ensemble with basso continuo}}
'''Published:''' 8th Book of Madrigals
'''Published:''' 8th Book of Madrigals


Line 22: Line 28:


==Original text and translations==
==Original text and translations==
 
{{Text|Italian|
{{Text|Italian}}
 
:Tancredi che Clorinda un uomo stima
:Tancredi che Clorinda un uomo stima
:vuol ne l'armi provarla al paragone.
:vuol ne l'armi provarla al paragone.
Line 33: Line 37:
:ch'ella si volge e grida: - O tu, che porte,
:ch'ella si volge e grida: - O tu, che porte,
:correndo sì? - Rispose: - E guerra e morte.
:correndo sì? - Rispose: - E guerra e morte.


:- Guerra e morte avrai: - disse - io non rifiuto
:- Guerra e morte avrai: - disse - io non rifiuto
Line 43: Line 46:
:e vansi incontro a passi tardi e lenti
:e vansi incontro a passi tardi e lenti
:quai due tori gelosi e d'ira ardenti.
:quai due tori gelosi e d'ira ardenti.


:Notte, che nel profondo oscuro seno
:Notte, che nel profondo oscuro seno
Line 53: Line 55:
:Viva la fama lor, e tra lor gloria
:Viva la fama lor, e tra lor gloria
:splenda dal fosco tuo l'alta memoria.
:splenda dal fosco tuo l'alta memoria.


:Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
:Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
Line 63: Line 64:
:sempre il piè fermo e la man sempre in moto,
:sempre il piè fermo e la man sempre in moto,
:né scende taglio in van, ne punta a voto.
:né scende taglio in van, ne punta a voto.


:L'onta irrita lo sdegno a la vendetta,
:L'onta irrita lo sdegno a la vendetta,
Line 73: Line 73:
:dansi con pomi, e infelloniti e crudi
:dansi con pomi, e infelloniti e crudi
:cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.
:cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.


:Tre volte il cavalier la donna stringe
:Tre volte il cavalier la donna stringe
Line 83: Line 82:
:e questi e quegli al fin pur si ritira,
:e questi e quegli al fin pur si ritira,
:e dopo lungo faticar respira.
:e dopo lungo faticar respira.


:L'un l'altro guarda, e del suo corpo essangue
:L'un l'altro guarda, e del suo corpo essangue
Line 93: Line 91:
:ne gode e in superbisce. Oh nostra folle
:ne gode e in superbisce. Oh nostra folle
:mente ch'ogn'aura di fortuna estolle!
:mente ch'ogn'aura di fortuna estolle!


:Misero, di che godi? Oh quanto mesti
:Misero, di che godi? Oh quanto mesti
Line 103: Line 100:
:Ruppe il silenzio al fin Tancredi e disse,
:Ruppe il silenzio al fin Tancredi e disse,
:perchè il suo nome l'un l'altro scoprisse:
:perchè il suo nome l'un l'altro scoprisse:


:- Nostra sventura è ben che qui s'impieghi
:- Nostra sventura è ben che qui s'impieghi
Line 113: Line 109:
:acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore,
:acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore,
:chi la mia morte o vittoria onore. -
:chi la mia morte o vittoria onore. -


:Rispose la feroce: - Indarno chiedi
:Rispose la feroce: - Indarno chiedi
Line 123: Line 118:
:e'l tuo dir e'l tacer di par m'alletta,
:e'l tuo dir e'l tacer di par m'alletta,
:barbaro discortese, a la vendetta.
:barbaro discortese, a la vendetta.


:Torna l'ira ne' cori e li trasporta,
:Torna l'ira ne' cori e li trasporta,
Line 133: Line 127:
:ne l'armi e ne le carni! e se la vita
:ne l'armi e ne le carni! e se la vita
:non esce, sdegno tienla al petto unita.
:non esce, sdegno tienla al petto unita.


:Ma ecco omai l'ora fatal è giunta
:Ma ecco omai l'ora fatal è giunta
Line 143: Line 136:
:l'empiè d'un caldo fiume. Ella già sente
:l'empiè d'un caldo fiume. Ella già sente
:morirsi, e'l piè le manca egro e languente.
:morirsi, e'l piè le manca egro e languente.


:Segue egli la vittoria, e la trafitta
:Segue egli la vittoria, e la trafitta
Line 153: Line 145:
:virtù che Dio le infonde, e se rubella
:virtù che Dio le infonde, e se rubella
:in vita fu, la vuole in morte ancella.
:in vita fu, la vuole in morte ancella.


:- Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona
:- Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona
Line 163: Line 154:
:ch'al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza,
:ch'al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza,
:e gli occhi a lagrimar invoglia e sforza.
:e gli occhi a lagrimar invoglia e sforza.


:Poco quindi lontan nel sen d'un monte
:Poco quindi lontan nel sen d'un monte
Line 173: Line 163:
:La vide e la conobbe: e restò senza
:La vide e la conobbe: e restò senza
:e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!
:e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!


:Non morì già, ché sue virtuti accolse
:Non morì già, ché sue virtuti accolse
Line 182: Line 171:
:colei di gioia trasmutossi, e rise:
:colei di gioia trasmutossi, e rise:
:e in atto di morir lieta e vivace
:e in atto di morir lieta e vivace
:dir parea: "S'apre il ciel: io vado in pace".
:dir parea: "S'apre il ciel: io vado in pace".}}


[[Category:Sheet music]]
[[Category:Sheet music]]
[[Category:Renaissance music]]
[[Category:Renaissance music]]

Revision as of 16:41, 30 March 2015

Music files

L E G E N D Disclaimer How to download
ICON SOURCE
File details.gif File details
Question.gif Help


  • CPDL #30631:  Icon_pdf.gif Icon_snd.gif
Editor: Peter Rottländer (submitted 2013-11-25).   Score information: A4, 20 pages, 313 kB   Copyright: CPDL
Vocal score: Icon_pdf.gif Score information: A4, 12 pages, 236 kB   Copyright: CPDL
Instrumental parts: Icon_pdf.gif Score information: A4, 20 pages, 212 kB   Copyright: CPDL
Edition notes:
Editor: Björn Sothmann (submitted 2004-06-07).   Score information: A4, 27 pages, 172 kB   Copyright: Personal
Edition notes: Capella file is zipped.

General Information

Title: Combattimento di Tancredi e Clorinda
Composer: Claudio Monteverdi
Lyricist: Torquato Tasso

Number of voices: 3vv   Voicing: STT

Genre: SecularOperaMadrigal

Language: Italian
Instruments: String ensemble with basso continuo

Published: 8th Book of Madrigals

Description: Text is from Gerusalemme liberata, Canto XII, 52-62, 64-68

External websites:

Original text and translations

Italian.png Italian text

Tancredi che Clorinda un uomo stima
vuol ne l'armi provarla al paragone.
Va girando colei l'alpestre cima
ver altra porta, ove d'entrar dispone.
Segue egli impetuoso, onde assai prima
che giunga, in guisa avvien che d'armi suone
ch'ella si volge e grida: - O tu, che porte,
correndo sì? - Rispose: - E guerra e morte.

- Guerra e morte avrai: - disse - io non rifiuto
darlati, se la cerchi e fermo attende. -
Ne vuol Tancredi, ch'ebbe a piè veduto
il suo nemico, usar cavallo, e scende.
E impugna l'un e l'altro il ferro acuto,
ed aguzza l'orgoglio e l'ira accende;
e vansi incontro a passi tardi e lenti
quai due tori gelosi e d'ira ardenti.

Notte, che nel profondo oscuro seno
chiudesti e nell'oblio fatto sì grande,
degne d'un chiaro sol, degne d'un pieno
teatro, opre sarian sì memorande.
Piacciati ch'indi il tragga e'n bel sereno
a le future età lo spieghi e mande.
Viva la fama lor, e tra lor gloria
splenda dal fosco tuo l'alta memoria.

Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
voglion costor, ne qui destrezza ha parte.
Non danno i colpi or finti, or pieni, or scarsi:
toglie l'ombra e'l furor l'uso de l'arte.
Odi le spade orribilmente urtarsi
a mezzo il ferro; e'l piè d'orma non parte:
sempre il piè fermo e la man sempre in moto,
né scende taglio in van, ne punta a voto.

L'onta irrita lo sdegno a la vendetta,
e la vendetta poi l'onta rinova:
onde sempre al ferir, sempre a la fretta
stimol novo s'aggiunge e piaga nova.
D'or in or più si mesce e più ristretta
si fa la pugna, e spada oprar non giova:
dansi con pomi, e infelloniti e crudi
cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi.

Tre volte il cavalier la donna stringe
con le robuste braccia, e altrettante
poi da quei nodi tenaci ella si scinge,
nodi di fier nemico e non d'amante.
Tornano al ferro, e l'un e l'altro il tinge
di molto sangue: e stanco e anelante
e questi e quegli al fin pur si ritira,
e dopo lungo faticar respira.

L'un l'altro guarda, e del suo corpo essangue
su'l pomo de la spada appoggia il peso.
Già de l'ultima stella il raggio langue
sul primo albor ch'è in oriente acceso.
Vede Tancredi in maggior copia il sangue
del suo nemico e se non tanto offeso,
ne gode e in superbisce. Oh nostra folle
mente ch'ogn'aura di fortuna estolle!

Misero, di che godi? Oh quanto mesti
siano i trionfi e infelice il vanto!
Gli occhi tuoi pagheran (s'in vita resti)
di quel sangue ogni stilla un mar di pianto.
Così tacendo e rimirando, questi
sanguinosi guerrier cessaro alquanto.
Ruppe il silenzio al fin Tancredi e disse,
perchè il suo nome l'un l'altro scoprisse:

- Nostra sventura è ben che qui s'impieghi
tanto valor, dove silenzio il copra.
Ma poi che sorte rea vien che ci nieghi
e lode e testimon degni de l'opra,
pregoti (se fra l'armi han loco i preghi)
che'l tuo nome e'l tuo stato a me tu scopra,
acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore,
chi la mia morte o vittoria onore. -

Rispose la feroce: - Indarno chiedi
quel c'ho per uso di non far palese.
Ma chiunque io mi sia, tu innanzi vedi
un di quei due che la gran torre accese. -
Arse di sdegno a quel parlar Tancredi
e: - In mal punto il dicesti; (indi riprese)
e'l tuo dir e'l tacer di par m'alletta,
barbaro discortese, a la vendetta.

Torna l'ira ne' cori e li trasporta,
benchè deboli, in guerra a fiera pugna!
Ù'l'arte in bando, ù'già la forza è morta,
ove, in vece, d'entrambi il furor pugna!
O che sanguigna e spaziosa porta
fa l'una e l'altra spada, ovunque giugna
ne l'armi e ne le carni! e se la vita
non esce, sdegno tienla al petto unita.

Ma ecco omai l'ora fatal è giunta
che'l viver di Clorinda al suo fin deve.
Spinge egli il ferro nel bel sen di punta
che vi s'immerge e'l sangue avido beve;
e la veste che d'or vago trapunta
le mammelle stringea tenere e lieve,
l'empiè d'un caldo fiume. Ella già sente
morirsi, e'l piè le manca egro e languente.

Segue egli la vittoria, e la trafitta
vergine minacciando incalza e preme.
Ella, mentre cadea, la voce afflitta
movendo, disse le parole estreme:
parole ch'a lei novo spirto addita,
spirto di fè, di carità, di speme,
virtù che Dio le infonde, e se rubella
in vita fu, la vuole in morte ancella.

- Amico, hai vinto: io ti perdon... perdona
tu ancora, al corpo no, che nulla pave,
a l'alma sì: deh! per lei prega, e dona
battesmo a me ch'ogni mia colpa lave. -
In queste voci languide risuona
un non so che di flebile e soave
ch'al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza,
e gli occhi a lagrimar invoglia e sforza.

Poco quindi lontan nel sen d'un monte
scaturia mormorando un picciol rio.
Egli v'accorse e l'elmo empiè nel fonte,
e tornò mesto al grande ufficio e pio.
Tremar sentì la man, mentre la fronte
non conosciuta ancor sciolse e scoprio.
La vide e la conobbe: e restò senza
e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!

Non morì già, ché sue virtuti accolse
tutte in quel punto e in guardia al cor le mise,
e premendo il suo affanno a dar si volse
vita con l'acqua a chi col ferro uccise.
Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse,
colei di gioia trasmutossi, e rise:
e in atto di morir lieta e vivace
dir parea: "S'apre il ciel: io vado in pace".